PROGETTO DI ATTIVITÀ AGRICOLA

È noto a tutti l’urgenza del bisogno del lavoro. Tale bisogno risulta ancor più evidente per quelle particolari categorie di giovani e adulti che per differenti motivi risultano svantaggiati. Per loro il lavoro è al contempo: un’opportunità di riscatto dalle difficoltà della vita, l’alternativa al coinvolgimento in attività illegali e la grande occasione per rendersi autonomi e costruire il proprio futuro. La cooperativa sociale Via Libera attraverso la realizzazione di questo progetto intende dare una risposta concreta e tangibile a tale bisogno favorendo nella selezione del personale 3 categorie di disoccupati:

1. Minori stranieri non accompagnati
2. Ragazzi in uscita da percorsi in comunitaria e/o con trascorsi in percorsi legati al “penale”
3. Giovani con disabilità intellettiva
Obiettivo concreto del progetto è quello di assumere stabilmente al lavoro un totale di 7 persone (di cui 5 in situazione di forte fragilità, ovvero: 2 minori stranieri non accompagnati, 2 ragazzi in uscita da percorsi in comunità e 1 giovane con disabilità cognitiva). Con importanza secondaria l’Attività Agricola costituirà opportunità di esperienza e formazione ogni anno per altre 20 persone fragili.

Il progetto consiste nell’avviare un’attività agricola alle porte di Milano, all’interno della “città Metropolitana”, in terreni fertili e il più possibile prossimi alla sede degli altri progetti della cooperativa. Con l’obiettivo prioritario e già esplicitato di rendere possibile l’inserimento lavorativo stabile di 7 persone delle quali 5 fragili, l’attività prevede la coltivazione di 4 ettari di terreno con la seguente organizzazione: 2 ettari di orticola (con prodotti prevalenti zucchine, melanzane, rape e pomodori), 1 ettaro di coltivazione di piccoli frutti (parte dei quali in serra, parte invece in campo aperto), 0,5 ettari di grano pregiato ed il restante mezzo ettaro destinato alla comunità locale (offrendo una serie di opportunità quali orti sociali, spazi ricreativi e altro).

La scelta intrapresa prevede inoltre che la produzione sarà Biologica certificata.
L’attività sarà economicamente sostenibile e garantirà lavoro continuativo nel tempo per le persone fragili grazie alla vendita dei prodotti coltivati ad un mercato “interno” (costituito dal ristorante Gustop e dal panificio Gustolab già da tempo avviati da Via Libera) ma soprattutto a clienti esterni costituiti da ristoranti, spacci aziendali, Gas, clienti privati.
Una volta avviato il progetto dovrà essere in grado di auto-sostenersi, ma nella fase di avvio la cooperativa dovrà sostenere una serie di spese di investimento che solo in parte può coprire. E’ per tale motivo che Via Libera chiede un contributo concreto ed importante a Fondazione Marazzina.

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