Gli ultimi dati ISTAT ci dicono che povertà e fame in Italia sono in aumento: 5,6 milioni di persone vivono in condizioni di povertà assoluta, di cui 1,3 milioni sono minori.
Quasi una persona su 10 nel nostro Paese può essere considerata povera, con un impatto sui bisogni essenziali. L’aumento dei prezzi, infatti, ha colpito soprattutto il carrello della spesa e quindi sull’alimentazione.
Il basso potere d’acquisto delle famiglie in povertà assoluta, inoltre, ostacola l’accesso a una dieta sana e nutriente ed è una delle cause più studiate dell’insicurezza alimentare nei paesi sviluppati. Una dieta sana e varia costa il 60% in più rispetto a una che include solo alimenti essenziali: il costo della dieta, infatti, aumenta con l’aumentare della qualità.
Per contrastare fame e povertà alimentare bisogna aiutare le persone ad uscire da situazioni di povertà e a diventare autonome, principalmente tramite un’occupazione che generi reddito.
È questo l’obiettivo del progetto di Azione contro la Fame “Mai più fame: dall’emergenza all’autonomia”, che accompagna le famiglie che vivono in situazione di insicurezza alimentare verso un’autonomia a lungo termine.
Ogni anno, le due sedi milanesi del progetto ospitano ciascuna due gruppi di persone vulnerabili – per un totale di quattro gruppi all’anno – che vengono accompagnate in un percorso di quattro mesi che prevede:
- Assistenza all’acquisto di alimenti tramite tessere spesa;
- Promozione di una sana alimentazione e di buone pratiche nutrizionali;
- Formazione e sostegno all’inserimento lavorativo.
Il progetto, avviato nel 2022 a Milano, ha restituito ottimi risultati in termini di occupazione e miglioramento nella qualità dell’alimentazione dei partecipanti.
Fondazione Marazzina ha deciso di sostenere il progetto a Milano per tutta la durata del 2024, in particolare coprendo il costo delle tessere spesa per 80 famiglie, che potranno così coprire i propri bisogni alimentari per tutta la durata del percorso.
